Due parole solo per introdurti questo Tour Virtuale nel mondo, nella gastronomia e nella cultura giapponese in cui IFS si è immerso durante l’evento di Expo Giappone, svoltosi presso Università per Stranieri di Perugia.

L’evento è stato strutturato in aree e momenti distinti, riportati fedelmente di seguito per una realistica visione.

Dalla cerimonia di vestizione a quella del tè, dalla realizzaione delle creazioni Ikebana, alla lavorazione dei filati giapponesi, dalla mostra dei bonsai a quella dei quadri, per poi concludere con il video che raccoglie i punti più salienti della manifestazione.

Non ti rubo altro tempo e ti auguro buona visione.

La cerimonia di Vestizione

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Foto by Luciana Feliciani

Una delle cerimonie più rappresentative ed importanti nella cultura giapponese è la Vestizone del Kimono.

Il kimono è il costume nazionale giapponese che si indossa in ogni occasione seguendo un preciso codice che dà vita ad una vera e propria “cerimonia di vestizione”.

Il kimono ha mantenuto la stessa forma originaria che risale al VIII sec., è un pezzo di tessuto che, chiuso sovrapponendo il lato sinistro a quello destro, forma con l’angolo delle maniche una grossa T.

Rimane chiuso grazie ad una lunga fascia variamente annodata chiamata l’obi. Questa circonda più volte il corpo femminile stringendolo in una sorta di elegante corazza, va annodata a una altezza prestabilita (variabile a seconda dell’età della donna) e legato sulla schiena per mezzo di un nodo la cui forma cambierà a seconda dell’occasione e dell’età di chi lo indossa.

Il kimono è costituito da varie parti, ciascuna delle quali ha un nome specifico: hada-juban (abbigliamento intimo), naga-juban (sottoveste), han’eri (colletto decorativo).

Ecco le immagini della cerimonia della vestizione in cui Yumiko Okada, autorizzata alla vestizione del kimono, illustra al pubblico come si indossa il kimono con l’aiuto di Yuko Yokota.

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Foto By Unistrapg

 

Tessitura Creativa

 

Durante l’evento grande spazio è stato dedicato ai filati giapponesi resi unici e pregiati grazie alla loro particolare lavorazione, la tessitura creativa, mostrata abilmente da Emiko Miyazaki, artigiana giapponese che vive oramai da anni in Italia.

Le tecniche tradizionali danno vita a capi unici e ricercati, ispirati alle tonalità della natura nel suo variare durante le quattro stagioni, le abili mani di Emiko intrecciano fili di lino, lana, cotone, seta e cachemire su di un telaio a pedali in una danza leggera e piena di poesia.

Capi, borse ed accessori raccontano tradizioni, luoghi e storie che vengono da lontano.

Foto by Luciana Feliciani

 

Degustazione del Thè

 

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E’ noto che in Giappone l’aspetto spirituale e la cura dell’anima hanno grande importanza nella vita di tutti i giorni, a conferma di questo è la grande attenzione che viene data al nostro “momento del tè” che per i giapponesi è la “cerimonia del tè” della durata di quattro ore.

La cerimonia del tè è il modo di preparare e bere questa bevanda con l’obiettivo di creare uno stato di calma e serenità in tutti coloro che partecipano al rito.

Le regole vogliono che durante la cerimonia vengano fatte tre offerte: la prima di un pasto e due di tè (tè verde in polvere forte e tè verde in polvere leggero), la durata media della cerimonia, come già detto, è di circa quattro ore ed il fine è di regalare ai partecipanti momenti di pace, benessere fisico, spirituale, intellettivo e piacere estetico.

Il tutto deve ispirarsi ad uno stile minimal: la location dove si svolge la cerimonia, infatti, solitamente è una stanza piccola e sobria, quasi priva di arredamento, (spesso per un contatto diretto con la natura si preferisce il giardino di casa), anche gli utensili sono semplici quasi rudimentali; gli unici decori sono le composizioni floreali Chabana e pitture o rappresentazioni calligrafiche che decorano le pareti.  

Mentre in Giappone uomini e donne svolgono la cerimonia del tè come prezioso sistema per giungere ad una sorta di autocontrollo rispetto agli eventi della vita, nel resto del mondo è divenuta una disciplina che viene insegnata sempre più spesso.

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L’Arte dell’Ikebana

 

Interessante ed originale è stata la dimostrazione dell’Arte dell’IKEBANA a cura di Carla Taticchi Oliva, IV Master Ohara School of Ikebana, Study Group AltoLazio e Umbria.

Ikebana è un termine giapponese che si riferisce all’arte della disposizione dei fiori recisi, anticamente conosciuta come kadō. Questa arte ebbe origine in Oriente, ma solo nel complesso artistico e religioso del Giappone trovò terreno fertile per il proprio sviluppo trasformandosi, da iniziale offerta agli dei, in una multiforme espressione artistica.

Gli elementi utilizzati devono essere strettamente di natura organica: rami, foglie, erbe o fiori. Nelle composizioni dell’Ikebana rami e fiori sono disposti secondo un sistema ternario, quasi sempre a formare un triangolo. Il ramo più lungo, più importante, è considerato qualche cosa che si avvicina al cielo, il ramo più corto rappresenta la terra e il ramo intermedio l‘uomo. Così come queste tre forze si devono armonizzare per formare l’universo, anche i fiori e i rami si devono equilibrare nello spazio senza alcuno sforzo apparente.

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Bonsai artigianali

 

Durante l’evento si sono potuti ammirare, inolte, i bonsai artigianali di Pepeleu Bonsai.

Spendere qualche minuto con un Bonsai“, dice Giuseppe Tarsia titolare di Pepeleu Bonsai, “rappresenta un momento da donare a se stessi osservando cosa la Natura possa creare, per vivere in armonia con essa.”

Grazie a questa nobile arte possiamo allontanarci dalla vita frenetica di tutti i giorni che inevitabilemte ci porta a trascurare le persone e le cose realmente importanti, questi alberi in miniatura riescono a riavvicinare la nostra anima ed il nostro corpo alla natura riproducendo essi stessi i cicli naturali.

Ed è in questa ottica che il “Bonsai diventa fusione tra Arte, Natura e Uomo”.

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Onigiriamo

Si è poi passati alla gastronomia giapponese con la preparazione degli ONIGIRI a cura di Tamiko Kasahara.

L’Onigiri rappresentano uno spuntino tipicamente giapponese, composto da una polpetta di riso bianco, con un cuore di salmone, tonno, o altro, con l’aggiunta di vari condimenti possibili, come l’umeboshi, il sesamo, ecc.

La preparazione è molto più semplice di quello che si possa immaginare, di seguito la ricetta che può essere stampata; gli onigiri sono ideali per essere gustati con amici durante una serata a tema orientale.

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SCARICA QUI LA RICETTA DEGLI ONIGIRI 

 

Mostra d’arte giapponese

 

Colori caldi e natura morta le caratteristiche dei dipinti in mostra presso il magnifico palazzo Gallenga dell’Università per Stranieri di Perugia in occasione dell’Expo Giapponese.

 

Foto by Luciana Feliciani

Video Evento

 

A chiusura di questo viaggio nel mondo giapponese ecco il video dell’evento che riprende i momenti salienti della mannifestazione, buona visione e al prossimo evento.