Per il Combination’s Game di oggi la scelta è ricaduta su di un abito che porta la firma della Maison D&G abbinato ad un piatto unico ed eccezionale dello Chef Alessandro Gilmozzi. Fragoline di bosco al sapore di sambuco e carote. Un piatto che rompe gli schemi come hanno fatto Domenico Dolce e Stefano Gabbana con il loro evento fuori dall’ordinario.
Dolce & Gabbana a Napoli
La maison Dolce & Gabbana per festeggiare i suoi 30 anni di attività sceglie Napoli come location. Una scelta tanto insolita, quanto unica.
Napoli con la sua anima, la sua poesia, le sue contraddizioni. La città del sole, tra le più conosciute al mondo. La città di Pulcinella spesso sinonimo di vita al limite, in cui non esistono mezze misure. In cui convivono tanto sfarzo e tanta poverta’.
Gli stilisti hanno avuto il coraggio, l’ardore, l’audacia di scegliere questa città. Uno dei tesori italiani più belli. Un tesoro dal valore inestimabile, poco valorizzato e sempre più spesso etichettato in modo negativo.
In una intervista Dolce ha spiegato che il progetto è nato guardando il film L’oro di Napoli, interpretato magistralmente da Sophia Loren. Guardando le scene del film, ambientate nei vicoli di Napoli, la scelta della location per la sfilata dedicata alla Loren non poteva che ricadere su via San Gregorio Armeno. La parte più autentica di Napoli, dove si respira la “veracità” dei napoletani, il loro cuore, la loro anima. La strada dei presepi, la strada degli artisti.
Evento storico
Nonostante i pregiudizi, gli stilisti hanno avuto la forza e la capacità di scendere personalmente tra i vicoli ed i quartieri di Napoli e portare, in quei quartieri raccontati dai media solo per episodi di delinquenza, persone di un certo spessore e calibro di livello mondiale.
Stefano Gabbana ha tenuto a precisare ad un giornalista “Le botteghe tutte ci hanno accolto come non ce lo saremmo mai aspettato: ci siamo trovati protagonisti di presepi meravigliosi, non solo noi, ma anche la nostra moda. Sono riusciti a riprodurre molti nostri capi. E poi dolci e di ogni. Dal giro dell’altro giorno siamo rientrati pieni di regali”.
Gli stilisti sono stati avvolti da un calore ed un affetto inaspettato, tanto che vogliono sia riconosciuto a livello mondiale. Infatti, lo stilista, continua la sua intervista aggiungendo “Con Napoli è stato amore subito. E ora che sta succedendo tutto così, diciamo che il mondo deve sapere che questa città non è solo problemi ma anche bellezza dei luoghi, opportunità artigianali, calore della gente”.
Evento significativo
Dunque, la “fatica” di mettere in moto tutto il fashion system, i problemi logistici affrontati e la parete di diffidenza abbattuta è stata un’ impresa ardua, ma con un eco enorme.
D. Dolce e S. Gabbana sono riusciti a far risplendere un intero quartiere. Per la kermesse sono state ripulite le strade, riorganizzati gli addobbi e gli arredi urbani ed è stato riportato all’antico splendore il campanile di San Gregorio Armeno.
Gli stilisti hanno dimostrato come il mondo della moda, in sinergia con le istituzioni locali, possa dare nuova linfa vitale a quelle zone ricche di storia, cultura e bellezza; patrimonio italiano, purtroppo sempre più spesso trascurato e lasciato a se stesso.
Sfilata
La cultura partenopea viene riportata anche sui capi proposti per la sfilata interamente dedicata alla bella Sophia Loren. Capi ironici, intrisi di significato e con un’anima.
La maglietta di Maradona in seta, i cappelli con i babà, il Vesuvio in bella mostra, i quartieri Spagnoli ricamati sulle gonne, i presepi di San Gregorio in cristallo e tanto altro di cui vi parlerò in un prossimo articolo.
Non resta che aggiungere “Vir Napul e po’ muor”. L’antico detto, evidentemente, veritiero e mai così attuale, tanto da influenzare la moda internazionale.
ABITO DOLCE & GABBANA
BORSA HEIDI KLEIN
SANDALI JIMMY CHOO
BRACCIALE DSQUARED2
ORECCHINI LA HORMIGA
ANELLO LANVIN
Lascia un commento